Come è possibile risparmiare sulle attrezzature grazie al confezionamento sottovuoto?
Per una corretta progettazione di una cucina professionale è necessario soddisfare le esigenze lavorative dei ristoratori nel rispetto delle normative e delle leggi vigenti.
Negli ultimi anni abbiamo progettato centri di cottura da 200 metri quadri fino a Cucine da 8 metri quadri. Fondamentale capire quali sono le esigenze del cliente e progettare una cucina seguendo le normative ASL.
La normativa HACCP prevede diverse regole per quanto riguarda la gestione dello spazio all’interno di un’attività legata al mondo della ristorazione. Tra i vari punti che vogliamo sottolineare ricordiamo lo sviluppo della cucina secondo il principio della “marcia in avanti”, che riguarda la prevenzione dalla contaminazione con l’idea che il percorso degli alimenti deve essere orientato in modo da non tornare indietro, evitando incroci.
Inoltre fondamentali sono anche alcune norme e accortezze legate al mondo della conservazione degli alimenti, proprio riguardo a questo punto la normativa cambia a seconda della tecnica utilizzata per la conservazione.
Una situazione standard obbliga infatti il ristoratore a dover stoccare in celle frigorifere diverse tipologie di prodotti differenti (carne, pesce, formaggi etc.), ma tutto cambia se invece si utilizza la conservazione sottovuoto.
Per ottimizzare gli investimenti in cucina e per razionalizzare al meglio lo spazio all’interno di cucine professionali, come nel caso di Milano spesso molto compatte, è consigliabile affidarsi una macchina sottovuoto per la conservazione degli alimenti.
Grazie a questa tecnica è possibile infatti conservare diverse tipologie di prodotti sottovuoto utilizzando la medesima cella frigorifera, ottimizzando gli spazi in cucina ed evitando quindi l’acquisto di attrezzature superflua.
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